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Colle Maurin - domenica 25 marzo 2012 PDF Stampa E-mail
Venerdì 30 Marzo 2012 16:50

In questa prima domenica primaverile post equinozio è ancora uno zaino appesantito dalla “collezione invernale” quello che ci portiamo in spalla.

Come un gioco di magia... alleggeriamo il nostro fardello tirando fuori ad uno ad uno gli elementi caratterizzanti questa uscita.

OCCHI ASSONNATI: il passaggio dall’ora solare a quella legale e la partenza anticipata alle sette, che sarebbero le sei, concorrono in larga misura a  rendere lento l’avanzare.

INCANTEVOLE VALLE MAIRA: risalita in auto, tornante dopo tornante, fin oltre Chiappera d’Acceglio.

CIASTRE: restano “aggrappate” ai nostri zaini; le indossiamo solo dopo oltre un’ora di cammino.

PANORAMA SUPERBO E GRANDIOSO: è la ricompensa salendo quassù, dove la vista può saziarsi dello spettacolo Provenzale-Castello e Chambeyron!

COLLE MAURIN o de MARY (m 2.641): antico valico di Provenza e mulattiera che consentiva il collegamento tra gli abitanti di Chiappera (Valle Maira) e Maurin - Maljasset (Val Ubaye).

CASSETTA DELLA CORRISPONDENZA: erta sul colle, simbolo di solidarietà e scambio con i cugini transfrontalieri; scrigno di emozioni e pensieri celati dal viandante in marcia... 

VENTO SIBILANTE E GELIDO: a rammentarci che... sarà pur primavera, ma... siamo ben oltre i 2000 metri e... per il momento... meglio immortalare l’evento con qualche scatto e cercare un luogo più riparato per il pranzo.

PRANZO NELLA NEVE (forse l’ultimo...?): schiena e “fondoschiena” si lamentano per la superficie gelida, ma, a fine pasto, la colomba di PaolaFisio e la crema al limone di Luca rendono tutto più “sopportabile”.

DISCESE E SCIVOLATE NELLA NEVE: le pendenze accentuate siamo soliti affrontarle seduti sul manto nevoso.

Oggi poi che aleggia nell’aria quella mesta consapevolezza dell’ormai ultima uscita con le racchette da neve, qualcuno addirittura varia percorso pur di “incrementare” ulteriormente il dislivello, per poi accorgersi di essere “zuppo fino alle mutande”.

CAMPO BASE: è il luogo ovattato del ristoro. Riscaldati dal tepore della stufa, sorseggiamo una bevanda calda, cullati dal crepitio della pioggia che, favorevolmente, ha atteso la fine dell’escursione per farci ascoltare la sua dolce melodia e... mentre gli occhi tornano ad essere un po’ letargici come questa mattina, col pensiero, ci portiamo già alla prossima uscita tra le colline in fiore del Roero...


La Maestra a Quadretti