Monte San Bernardo - domenica 22 aprile Stampa
Giovedì 17 Maggio 2012 05:36

Sabato il messaggio di Monica diceva;ore 8.00 stazione di Saluzzo senza ciastre.....la meta non si sa ancora.....

Così, puntuali alle 8.00 di domenica, ci ritroviamo per partecipare all'escursione a sorpresa,sicuri che i nostri mitici A.E.Bart e Beppe avrebbero già pensato alla meta.

Dopo i saluti sempre calorosi e le chiacchere che proseguono, al bar di Dronero, partiamo per la Valle Maira e più precisamente borgata Castello di Roccabruna, la meta è il Monte San Bernardo.

Iniziamo il cammino alle 9.00, percorriamo un tratto del sentiero occitano seguendo le tacche gialle che ci portano a perdere un po’ di quota e ad inoltrarci in un bosco di castagni e betulle, fino a giungere nei pressi di alcuni ruderi di case, dove gli alberi hanno creato nuovo arredamento a quel che rimane di stanze diroccate, mentre si scorgono ancora alcuni affreschi sul frontespizio di una casa, di qui nei pressi della Fontana dell'Asino abbandoniamo il sentiero occitano e iniziamo la salita che si farà man mano più ripida percorrendo la cresta che divide Roccabruna da Villar San Costanzo e complice il fiatone ammiriamo il panorama della pianura che come tessere di un puzzle compongono un magnifico quadro che si amplia pian piano alle nostre spalle, mentre davanti a noi, proprio lì dietro alcuni grandi massi c'è un piccolo ciclamino che, accanto al sentiero sembra darci il benvenuto e con il suo colore sembra donarci la forza per proseguire il cammino.

Raggiungo la vetta con il salvavita Mauri “Beghelli” a quota 1625 dove il resto del gruppo mi aspetta per la foto sotto la croce, dopo aver ripreso fiato osservo il panorama grandioso che spazia sull'ampia pianura cuneese fino alle vette imbiancate delle Marittime là in lontananza, il resto delle bianche guglie svettano attorno a noi fino all'inconfondibile maestosità del Monviso.

Trovato un posto per la numerosa combriccola, oggi siamo in 21, cominciamo il banchetto solo dopo aver aperto una serie di bottiglie, anche quella di Mario 2, che proprio non si voleva far gustare e dopo essere passata di mano in mano il prode Bart aveva la meglio sul tappo di sughero…

come sempre, inizia lo scambio di gustosi nettari divini e succulenti cibi, si gusta frittata di asparagi, vari tipi di dolci, frutta secca e non, caffè e digestivi e anche la banana di Mario 1, mentre siamo presi con gli assaggi inizia ad accarezzarci un fresco venticello che ci fa stringere stretti stretti per trovare un po’ di calore, così, vicini vicini, le chiacchiere e le risate sono sempre più fragorose. Godiamo ancora per un momento il sole che nel frattempo aveva quietato il vento, poi alle 14 iniziamo la discesa proseguendo per un po’ verso il colle di Valmala, dove imbocchiamo il sentiero che ci porterà alle macchine, facendo ancora una deviazione per raggiungere con una piccola arrampicata la Rocca del Castlas, qui con difronte l'imbocco della Valle Maira e alle spalle il Monte Roccerè facciamo una sosta per reidratarci e per godere ancora un po’ del bel sole che disegna già piccole ombre nel nostro quadro.

Affrontiamo la discesa della Rocca su un altro sentiero un po’ più agevole che si allarga e ci dà l'opportunità di chiacchierare, spettegolare amorevolmente, perché noi peppie lo facciamo con bontà d'animo…

concludiamo la nostra escursione refrigerati da una bibita con la consapevolezza che la montagna sa offrirci scorci fantastici, ma l'amicizia illumina il sentiero con un caleidoscopio di colori.

Manu