Ponte Maira - Chiappera - domenica 17 giugno 2012 Stampa
Venerdì 22 Giugno 2012 10:35

In quarantaquattro, come i gatti di una celebre canzone, disciplinatamente in fila e suddivisi in tre gruppi denominati: Allievi 1, Allievi 2, Gruppo simpatizzanti con sottoinsieme delle “peppie” (ritrovatesi al gran completo e dunque desiderose di condividere argomenti rimasti “a far muffa” da troppo tempo)... ci dirigiamo oggi in Valle Maira per scoprire un luogo particolarmente interessante dal punto di vista geologico e floristico.

Una lezione magistrale tenuta giovedì scorso da Angelo e Paola aveva già contribuito ad alimentare la nostra curiosità per questo percorso che, anche se “avaro” in altitudine, ci ha regalato scorci di impagabile bellezza.

La partenza è da Ponte Maira sotto un cielo di una nitidezza alla quale ultimamente non eravamo più abituati e che ben fa presagire sull’andamento della giornata.

Ci incamminiamo dapprima sulla strada asfaltata che seguiamo fino alla cappella di San Pietro, quindi prendiamo una strada sterrata, poi un sentierino che si conclude proprio davanti alla prima tessera di questo mosaico policromo che si rivelerà l’odierna escursione: verticali pareti di travertino nelle quali si aprono grotte dalle forme alquanto bizzarre.

Angelo ci erudisce riguardo alla genesi di questa particolare roccia originatasi negli ultimi millenni a seguito della precipitazione di carbonato di calcio (il calcare) disciolto nelle acque in pressione che emergono dai laghi Visaisa ed Apzoi.

Entriamo letteralmente in un castello fatato ricco di antri e caverne che si aprono in alte pareti verticali. La suggestione del luogo è veramente unica, resa ancor più magica dall’attraversamento di un incantevole bosco di pino uncinato.

Procediamo su esili tracce di sentiero portandoci sopra le grotte e raggiungiamo l’ameno pianoro delle sorgenti del Maira.

Ora alterniamo la marcia con brevi soste che si rivelano micro lezioni di botanica: giglio martagone, pinguicola, orchidea di montagna, cisto e addirittura... piante carnivore... diventano parte del nostro bagaglio culturale.

È l’ora di iniziare a perder quota in direzione di Chiappera d’Acceglio, costeggiando il bacino di Saretto dalle acque color smeraldo, anche perché mezzodì è passato da un po’ e il buco allo stomaco sta diventando una voragine.

L’ultimo borgo abitato dell’Alta Valle Maira ci accoglie consentendoci di pasteggiare all’ombra,  godendo della pregevole testimonianza dell’antica architettura montana.

Oggi però è giornata di lezione per gli allievi che dovranno mostrare tutta la loro abilità con bussola e cartine.

Si sceglie il punto panoramico denominato Crocetta per passare alla fase operativa e... mentre gli “scolari” cercano di mettere in pratica le competenze acquisite, il resto del gruppo, senza alcuna rimostranza, si ritrova bucolicamente sdraiato ad osservare la Rocca Provenzale e le cascate di Stroppia.

Ma... ahimè... con grande sofferenza e rammarico è già ora di riprendere il cammino.

Uno stretto sentiero molto panoramico ci riporta nuovamente a Ponte Maira dove chiudiamo l’anello e, prima di ridiscendere la valle in auto, ci ritroviamo a festeggiare Beppe che... da ieri... si è caricato nello zaino la saggezza ed il senno dei suoi primi quarant’anni: 100 di questi G..... ops... Anni!!

La Maestra a Quadretti