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BAGNOUR 9 DICEMBRE 2012 PDF Stampa E-mail
Lunedì 10 Dicembre 2012 18:59

Come conciliare il desiderio di andare su per i monti in buona compagnia con lo sgomento all’idea di dover mangiar pranzo consumando un panino al freddo di questi giorni? Semplicemente aderendo alla proposta di Monica: una bella gita al rifugio Bagnour dove ci attende una fumante e gustosa polenta!

Siamo in tanti ad aver accolto l’invito e, dopo la rituale sosta al Segnavia per una rapida colazione, eccoci tutti e 25 in borgata Alboin, pronti ad indossare scarponi, ciastre e artva, e ad imbacuccarci per bene con guanti e berretto per ripararci dall’aria pungente di questa mattina. Son le 9 quando, superata la prova cancelletto fatta da Bartolo, ci inoltriamo nel bosco dell’Alevè attraversando la piccola borgata… la neve in questo primo tratto non è molta e qua e là riaffiora il letto di aghi di pino che ricopre il sentiero… Più si sale, però, più la neve aumenta ed inizia dolcemente a scricchiolare sotto le nostre ciastre, contribuendo a rompere il silenzio che avvolge il bosco. La fatica della salita ci fa sentire meno il freddo (che a dire il vero è meno pungente di quanto temessimo) e, quando ci fermiamo per sgranocchiare qualcosina presso le grange, molti si son già liberati di diversi strati d’abbigliamento! Proseguiamo verso il Lago Secco, superando il bivio che ci riporterebbe a Castello: il capofila Maicol accelera un po’ il passo (forse teme di non arrivare in tempo per l’aperitivo?) ma prontamente viene invitato a rallentare da Lu (proprio lei!! sottolinea Maicol) per recuperare il resto del gruppo, come insegnan da sempre i nostri bravi istruttori… Breve sosta per la foto di rito “sul lago” ed eccoci pronti ad affrontare l’ultimo tratto che ci porta dritti dritti al rifugio: 2 ore di cammino e ora non resta che gustare la famosa polenta! Ci godiamo il sole che illumina questa giornata e attendiamo con pazienza (quasi tutti: c’è anche chi, forse per timore di qualche cane nei paraggi, addenta il panino che ha ancora nello zaino…) di venire invitati dai simpatici gestori ad accomodarci: l’attesa è breve e in men che non si dica ci ritroviamo comodamente seduti al calduccio, con davanti a noi gustosi e abbondanti piatti di polenta… Anche il vino non manca (come sempre del resto) per cui in poco tempo l’atmosfera si fa particolarmente allegra, soprattutto nella prima tavolata dove, tra non poche risate, si apre addirittura una “campagna acquisti” in vista del prossimo corso di ciastre: ma qui i pareri non son concordi, c’è chi lamenta troppe presenze femminili e chi minaccia di non tenere il corso in presenza di troppi maschietti! Chissà chi l’avrà vinta? Terminato il pranzo lasciamo il posto agli escursionisti arrivati dopo di noi e ci godiamo ancora un po’ il tiepido sole, finchè l’aria sempre più pungente ci ricorda che è ora di rimetterci in marcia. Per il ritorno seguiamo una via alternativa, scendendo per un tratto verso Castello per poi  riprendere il sentiero che si ricongiunge al bivio per il Lago Secco… e così ci tocca, a malincuore, un altro po’ di salita… ma bisognerà pur smaltire la polenta, no? C’è chi brontola per la deviazione, chi se la ride, chi semplicemente si gode la discesa sulla neve e, in circa due ore, ritorniamo alle auto… qualcuno prosegue la gita con la classica merenda al bar, qualcuno torna subito a casa, ma tutti abbiam la certezza di aver trascorso una bella giornata, in buona compagnia, godendo di un panorama capace di farci dimenticare per un po’i soliti guai e tormenti di ogni giorno…

Ma-Ester