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Domenica 9 ottobre 2011 - Rifugio Unerzio, chiusura acqua PDF Stampa E-mail
Giovedì 13 Ottobre 2011 21:24

Come consuetudine ad ottobre andiamo a chiudere l’acqua al rifugio Unerzio per l’arrivo della stagione invernale.
È un segno... le mucche abbandonano i pascoli alti per svernare in pianura…

le montagne si dipingono con i colori dell’arcobaleno... dal bianco delle vette al giallo oro dei larici che si preparano a spogliarsi dei loro aghi, ai prati colorati di verde pallido, gli ultimi fischi delle marmotte prima del lungo sonno… e la stagione escursionistica estiva si chiude. Per noi è un momento di festa… ci troviamo per salutare l’estate e prepararci per la stagione invernale… con il desiderio di respirare il profumo della prima neve… dare sfogo all’attrezzatura per le escursioni invernali.

Alle 7.30 puntuali alla stazione dei treni… alle otto per un caffè al Jack bar di Dronero… per iniziare bene la giornata. Ripartiamo per raggiungere Pratorotondo, dopo aver fatto la spesa… per il pranzo. Arriviamo al rifugio verso le 9.30… il freddo pungente “3°” ci accompagna sin dal mattino presto, le ombre diventano lunghe e il sole fatica a scaldare… i primi raggi lambiscono il rifugio solo verso le 10.30.
Mentre Luigi, Mario, Ieio, Monica ed io restiamo al rifugio per i preparativi del pranzo e le pulizie generali del rifugio… il resto del gruppo va a fare quattro passi sul versante assolato del Vallone Unerzio, fino al Colle Ciarbonet …
Alle 12.30 arrivano alla base, forse attirati del profumo del sugo alle olive, dai salami e dai formaggi appena tagliati, o dal brontolio delle loro pance?
La lunga tavola è già preparata… l’acqua nel pentolone bolle… non ci resta che sederci…
I quadratini di focaccia… le fette di salame, l’antipasto di melanzane di Marisa e Luigi… sono le prelibatezze di inizio pranzo, nel frattempo che la pasta diventi “al dente”.
Ecco che Luigi e Bartolo passano di piatto in piatto per servire la pasta… ottima!!!
Le bottiglie del buon vino punteggiano il tavolone… il vociare, le risate, le chiacchiere si disperdono trasportati dal vento… mentre le ore scorrono veloci.
Il formaggio di alpeggio, la gorgonzola, la toma di Sant’Antonio deliziano il palato della seconda portata…
Un attimo di pausa aspettando il dessert e poi…
Le torte della maestra a quadretti e sì… la nostra maestra non insegna solo a contare ai suoi scolaretti, ma prepara delle torte fantastiche… buonissime… deliziose… oggi assaggiamo la mousse di cioccolato e la torta di mele ricamata dalla trama di cioccolato filante…
MMMMMMM che buone… il silenzio per un attimo la fa da padrone… l’unico suono è MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM… (monosillaba che indica piacere, bontà, ripetuta all’infinito finché il gusto rimane in bocca)...
Mentre gustiamo il caffè e il pusa cafè… attendiamo con ansia Ago intento ad accordare la chitarra… ma… aimè quest’anno non è con noi… è lontano 1900 km  per lavoro…  il nostro pensiero è per lui e sicuramente il suo pensiero per un attimo si ferma sui nostri sorrisi, sui nostri volti… sul faccione di Ieio… che con aria assopita ascolta i discorsi di tutti noi. Era consuetudine concludere la giornata con i canti scritti di suo pugno… e qualche classica canzone…
È ora di riordinare… in realtà ci ha già pensato in parte Marisa “l’attrice” che non riesce a stare ferma… riponiamo le ultime cose, chiudiamo realmente l’acqua e chiudiamo la porta alle nostre spalle.
Passiamo per un saluto da Rolando il nostro “custode” per rinnovare il nostro e il suo impegno a mantenere sempre accogliente il “Nostro angolo di paradiso”.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 02 Novembre 2011 12:08